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Natale Copto

 

Natale copto al Cairo in Egitto

Il Natale è una festa particolarmente sentita in Egitto, nonostante la maggior parte della popolazione egiziana sia si fede musulmana.
In particolare, il 10% degli egiziani sono cristiani copti, ossia seguaci della Chiesa Copta, che riconosce un Papa proprio, distinto da quello dei cattolici, e che considera San Marco come il proprio primo Papa, avendo introdotto il Cristianesimo in Egitto. La cattedrale dedicata a San Marco si trova oggi al Cairo, e durante il periodo natalizio diventa la meta prediletta dei cristiani d'Egitto che possono alloggiare nei tanti vicino ad appartamenti al Cairo. Il Natale è particolarmente importante in questa terra in predominanza musulmana perché fu proprio in Egitto che Gesù trascorse parte della sua infanzia, e la ricorrenza viene festeggiata con molto entusiasmo, soprattutto dopo che il Presidente Hosni Mubarak, nel 2002, proclamò il Natale festa nazionale, e quindi non propria solo di una piccola minoranza.
Il Natale copto, pur avendo dei tratti in comune con il Natale festeggiato in Occidente, presenta però delle peculiarità proprie; innanzitutto, la data in cui viene festeggiato: non si tratta infatti del 25 dicembre, ma del 7 gennaio (che è considerato il giorno in cui nacque Gesù anche dai cristiani ortodossi), che corrisponde al 29° giorno del mese di "kiahk" e che segna la fine di un periodo di digiuno lungo più di 40 giorni, durante il quale i fedeli evitano di magiare carne e prodotti di provenienza animale come uova e formaggi. Con questo periodo di digiuno si vogliono ricordare i quaranta giorni passati da Mosè sul Monte Sinai per ricevere le tavole dei Dieci Comandamenti.


Fonte http://ilcorrieredelweb.blogspot.com