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piccolo carnevale armonico : decima edizione 2013

Piccolo Carnevale Armonico è un progetto nato nel 2004 allo scopo di "inventare"
un CARNEVALE COMUNE di tutti i popoli,
un progetto di Pace e Armonia
all'insegna del gioco


Il Carnevale è la FESTA che unisce tutti i
Popoli del Mondo nel segno dell'ALLEGRIA!

IL CARNEVALE DEI
BAMBINI DEL MONDO!

Maschere di tutti i colori
per bambini di tutti i colori


Piccolo Carnevale Armonico 2013
IL CARNEVALE
DEI BAMBINI DEL MONDO
QUEST'ANNO È STATO DEDICATO AD HAITI E CUBA
il carnevale dell'allegria e della creatività
 

L'UNIONE DEI MONDI DOMENICA A TORPIGNATTARA


::: INGRANDISCI :::
Per una singolare congiunzione delle date quest'anno il Carnevale e il Capodanno Cinese coincidono nella giornata di domenica 10 Febbraio.

Nel particolarissimo e popolarissimo quartiere di Torpignattara, fucina di idee e iniziative delle associazioni, scuole e comitati che vi operano, si inizierà con il PICCOLO CARNEVALE ARMONICO in programma dalle h. 15.00 alla SALA CONSILIARE del Municipio VI, in via dell'Acqua Bullicante 2 (piazza della Maranella).

scarica la locandina della festa in pdf

FESTA TUTTI INSIEME!!!
PER IL PICCOLO CARNEVALE ARMONICO

presso la sala consiliare del Municipio VI
in via dell’Acqua Bullicante 2
(piazza della Maranella)

h. 15.00: Spettacolino di Jully Clown Cantastorie
h. 15.30: Il Clown Piccabù con il Truccabimbi
h. 16.00: Laboratorio delle Mascherine
a partire poi dalle h. 16.30 andremo a scoprire tutti insieme i ritmi e i colori caraibici, con la Comunità Haitiana di Roma.

LA SCUOLA DI PACE
in collaborazione con:
Comitato di Quartiere Torpignattara
Karawan Fest
Numerose associazioni del quartiere e... non solo

con il Patrocinio di Roma Capitale - Municipio Roma VI

INFO: 340.0585167   www.lascuoladipace.org


Alla fine della Festa tutti in strada!
KARAVAN FEST ORGANIZZA LA SFILATA "LA DANZA DI DRAGO E DI LEONE" (a cura di A.S.D. TAO CHI) Performance live della SCUOLA TAO CHI che si esibisce nella tradizionale sfilata del Capodanno Cinese
Percorso da Piazza della Marranella fino alla Casa della Cultura in via Casilina

INFO: www.karawanfest.it
 


Il Carnevale è molto sentito e vissuto nei Caraibi e in particolare ad Haiti e a Cuba.

Ad Haiti è un carnevale del "corpo"
ed è anche un carnevale dello "spirito" che si manifesta in un rituale ludico fatto dagli elementi della gestualità, la danza, la musica prodotta con strumenti tradizionali molto simili alle vuvuzelas, gli abiti molto colorati e le maschere spesso raffiguranti animali totemici (giraffe, tigri, leoni, scimmie, zebre, ecc.).

Il Carnevale di Cuba è il frutto di una "transculturazione" tra le tradizioni di origine cristiana e quelle di origine africana importate dagli schiavi negri.
L'importazione della Conga fu l'elemento di svolta delle tipicità uniche del carnevale cubano basato sulle sfilate, i balli e i festeggiamenti sfrenati.
Il carnevale dei bambini si è manifestato maggiormente dopo la rivoluzione ed è caratterizzato da molte attività e sfilate realizzate esclusivamente per i bambini.

Il Carnevale è forse la più antica festa che l’umanità  abbia mai inventato. Già  gli uomini primitivi usavano mascherarsi in un preciso periodo dell’anno. Ma come mai ancora adesso indossiamo le maschere? Davvero possiamo trasformarci e diventare altro da noi?
S
i tratta di una festa che proviene dall'unione di più culture. L'unica festa condivisa da tutta l'umanità  e che consente di scoprire cosa abbiamo in comune e celebrare ciò che ci rende diversi. Un nuovo modo di guardare il mondo, dentro e fuori di noi. Il Carnevale è l'arte di trasformare la vita.

Il “Piccolo carnevale armonico” è un progetto nato a Roma nel 2004, per cui nel 2005
è stato anche prodotto un film-documentario il cui soggetto è tratto dal racconto
“Storia immaginaria degli angeli Akim e Michele” scritto da Italo Cassa.

L’idea di base prende liberamente spunto dal libro “Godel, Escher e Bach” di Douglas
R. Hofstadter, in cui si cita l’opera di J. S. Bach “Piccolo labirinto armonico”.


La suddetta opera musicale è un vero capolavoro dell’estro armonico del grande compositore in cui si intrecciano magistralmente scale ascendenti, discendenti, retrograde, troncature, sospensioni, ecc…, componendo un vero labirinto armonico musicale.





Il Carnevale ad Haiti

Il Carnevale ad Haiti ha inizio subito dopo l'Epifania per raggiungere il culmine il martedì grasso, ultimo dei 3 giorni grassi.
La festa del Carnevale si è sempre svolta ad Haiti, anche in condizioni difficilissime. L'unica eccezione è stata nel 2010 dopo il terribile terremoto che ha fatto 300.000 vittime, altrettanti feriti e circa un milione di senza casa. Dall'anno successivo però, nel 2011, il Carnevale è tornato alla ribalta, anche se ci sono state numerose discussioni sull'opportunità o meno di festeggiarlo.
il Carnevale haitiano è diviso in due fasi:
Il primo è chiamato "esercizi" e si svolge nella domenica prima dei tre giorni grassi, dopo le funzioni religiose, con la sfilata di numerose band a piedi.
La seconda è il "tempo della gioia" nei tre giorni grassi, con le sfilate e i grandi travestimenti, che proseguiranno fino al martedì grasso con le parate, i balli, i canti, ecc.



Piccola storia del carnevale cubano

Le "Carnestolendas" erano i tre giorni che precedevano il venerdì delle Ceneri, diversi secoli fa. Questo nome castigliano venne poi sostituito nel Rinascimento dal termine "carnevale", cioè togliere, levare la carne, perché c'era l'obbligo del digiuno nella Quaresima, che è il periodo che inizia il mercoledì delle Ceneri e termina con la Pasqua di Resurrezione ed è vincolata al calendario cattolico.
Dal tempo dei tempi l'arrivo della primavera, soprattutto dove si presentano le quattro stagioni, viene festeggiato con grandi feste, carri adornati, balli e canti. Le persone si mascherano per essere più libere, disinibite, e non venire riconosciute.
In Africa, Europa e America si svolgono ancora migliaia di riti del genere, che sono feste della fecondazione, della vita che riprende dopo l'inverno, riti pagani che spesso sono divenuti cristiani, elaborati con la partecipazione di santi cattolici, ma sempre molto rivelatori.
In molti luoghi c'è però l'interruzione della Quaresima con feste tradizionali.
A Cuba la tradizione del carnevale è legata alle tradizioni europee dell'epoca dell'equinozio di primavera. Il tempo della Quaresima precede la Passione e il carnevale è un addio alle frivolezze mondane.
I negri a Cuba si sono sempre attenuti al solstizio di inverno festeggiando il loro carnevale a Natale e l'Epifania, la notte dei Re Magi.
Il carnevale tradizionale dell'Avana si basava sui "Cabildos", cioè le associazioni formate da persone provenienti dalla stessa tribù africana che andavano sino al Palazzo di Plaza de Armas nel giorno dei Re Magi per chiedere una strenna al Capitano Generale dell'epoca coloniale.
Poi venne la "Comparsa", come manifestazione di carnevale e poi un'altra ancora che si chiamò "Mojingangas Pelusodos" o "Kokoricamos", nel quale i negri suonavano con sonagli, campanelli e altri strumenti, cantando senza musica e tono.
Il carnevale di oggi però non ha molta continuità con quelle espressioni di secoli fa. Fernando Ortiz nel 1959 scrisse:
"I Cabildos de nación nacquero e scomparvero divenendo mutue associazioni di ricreazione. Le comparse furono soggette ai capricci dei governanti del momento apparendo e sparendo. Durante le guerre di indipendenza vennero proibite ma si fecero di nuovo quando il popolo pensò di avere riacquistato la sua libertà".
Alcuni pensano anche che il carnevale dei negri si festeggia il 6 gennaio per via del Re Melchiorre che è appunto negro e patrono.
Ogni Cabildo ogni anno cercava di migliorare le sue uscite con i costumi più belli, in maniera competitiva. Va ricordato che sin dal 1700 la popolazione cubana era un organismo sociale composto da etnie differenti per origine. Avvenne poi un processo di reciproche influenze tra le culture africane e la classe degli sfruttatori europei, che permise la creazione di nuovi fenomeni culturali e indipendenti.
Ortiz definì "transculturazione" la tappa della formazione della nazione con lo sviluppo delle relazioni capitaliste nella colonia.
I negri poi portarono la conga nel XIXº secolo e la conga conquistò tutti i cubani. La tradizione spagnola si è sempre riflessa con le feste dei patroni secondo la liturgia cattolica, ma all'Avana le "carnestolendas" si festeggiavano anche prima del 1585, con una miscela di carnevale e festa del Corpus Christi, e le processioni si mescolavano con elementi molto profani, balli e canti. Le autorità protestarono in molte occasioni. Già nel 1600 si potevano vedere le enormi marionette viventi, i carri ornati in vario modo e l'aristocrazia, nell'epoca coloniale che passeggiava sulle carrozze piene di fiori nel centro della città, per il Paseo del Prado o la Alameda. Inoltre si organizzavano grandi balli per i bianchi in maschera. L'autentico prodotto creolo, cioè il carnevale cubano si venne formando poco a poco, aiutato dalla canzonetta che nasceva come genere musicale, che sintetizzava le influenze afro-ispaniche. A Santiago la tumba francese venne coltivata grazie alla presenza dei francesi e dei loro schiavi haitiani e gli strumenti di questa tumba erano presenti nei Cabildos africani. Sin dalla fine del XIXº secolo si presentarono Comparse che esistono ancora oggi a Santiago, dove nei giorni attorno al 26 di luglio si realizzano grandi sfilate a premi, balli e festeggiamenti.
A Camagüey si festeggiavano San Pietro e San Giovanni e dal 1725 al 1728 la festa che iniziava il 24 giugno si svolgeva per molti giorni con corse di cavalli, assalti tra amici, maiale arrosto pieno di frutta...
Il treno portò l'uso di costumi e di elementi laici che caratterizzano anche oggi il carnevale. La conga di Santiago si è trasferita a Camagüey e si suona con campane e tamburi di ogni genere. La festa di San Giovanni di Camagüey o meglio di Puerto Principe fu la più bella, ricca ed importante, famosa non solo a Cuba ma in molte capitali d'Europa.
Poi vennero i balli, le passeggiate e le prenotazioni per vedere le sfilate. Tra il 1914 e il 1936 venne proibito il suono dei tamburi africani come era stato proibito anche al termine della colonia. Vennero vietate le cerimonie Abakua, Lucumi, Carabalí, Congas e Arará e anche i Bembé, cioè le feste dedicate agli dei di origine africana a Cuba. Non si poteva suonare più la conga per le strade! Tutto venne vietato dalle autorità dell'Avana mentre si cercava di ridicolizzare le influenze africane, cercando di inculcare la vergogna delle tradizioni ispano-africane.
Poi le feste consumistiche con gli statunitensi trasformarono le carrozze in pubblicità ambulanti nei detti "festeggiamenti d'inverno" e il sesso venne usato come attrazione principale.
Alla fine però trionfò la carrozza cubana e il carnevale oggi espone la fusione, la trasformazione date dal processo di transizione che è avvenuto nell'Isola come risultato di una sintesi nel complesso socio culturale, come un periodo di allegria del cubano che festeggia le sue conquiste nel lavoro, le vittorie sociali e anche magari quelle personali...
Il carnevale a Cuba dopo il trionfo della Rivoluzione è divenuto una festa di popolo.
Oggi il carnevale a Cuba è davvero una grande festa di popolo alla quale partecipano cubani e stranieri. Il carnevale di Santiago è particolarmente ricco, anche per festeggiare i 50 anni dell'assalto al Moncada, una festa ininterrotta ricca di profumi estivi e tropicali, balli ininterrotti, congas, rumbe, birra fresca, maiale arrosto, tamales caldi, incontri culturali e politici... insomma non è mancato nulla e la qualità delle sfilate è stata buona. Dopo anni di problemi economici quest'anno il carnevale è tornato alla grande all'Avana (anche la Charanga di Bejucal della fine dell'anno ha un programma ambizioso).
La Rivoluzione che ha sempre posto una infinita attenzione all'infanzia ha creato da molti anni il carnevale dei bambini, ricco e festoso, con premi e giochi adatti alle varie età dei piccoli partecipanti, tra i quali ci sono ottimi ballerini.
Alle sfilate del carnevale per gli adulti partecipano gli allievi delle scuole d'arte, del circo, di danza contemporanea — ci sono 86 coppie di ballerini, eccellenti allievi della ENA — e la qualità dello spettacolo è notevole. Il Malecón è vivo sino all'alba e anche dopo, è meta di moltissimi "trasnochadores" cubani e stranieri che si dimenticano di andare a dormire. Durante il carnevale funziona un servizio di gastronomia ricco e variato, si può bere la birra gelata o mangiare a prezzi molto modici tipici manicaretti cubani. Si possono prenotare i posti a sedere a lato del passaggio delle carrozze, si può camminare attorno alla festa, si può ballare per la strada... a patto di comportarsi civilmente e con rispetto, perché se il carnevale è un'ottima occasione per divagarsi e divertirsi non è vero che a carnevale ogni scherzo vale! Lo scherzo peggiore lo ha fatto la natura e il carnevale dell'Avana è stato bagnato e piuttosto fresco, anche se non per questo i "capitalini" (come si dice in cubano) e tanti turisti hanno rinunciato alle loro notti di "carnestolenda", anzi, la pioggia ha convinto a far durare il carnevale una settimana di più!
 

 

LA VITA È UN CARNEVALE
IN TUTTO IL MONDO!
LA VIDA ES UN CARNAVAL
EN TODO EL MUNDO!
LA VIE EST UN CARNAVAL
DANS LE MONDE ENTIER!
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