Torna alla HOME PAGE
La Scuola della Pace con sede a Roma
associazione di volontariato sociale onlus e attività complementari alla protezione civile

 

Share |

REALIZZIAMO LA RIVOLUZIONE DEI COLORI E DEL PENSIERO!
 

L'ALBERO DEI COLORI dei Bambini del Mediterraneo
CONSULTA LA MAPPA DELLA RIVOLUZIONE DEI BAMBINI

È IN ARRIVO LA JOY GENERATION!!!

Galleria on-line
 

Concorso “Enzimi di Pace - L'Albero dei Colori”
La natura e la pace nel cinema e nell'arte
9A Edizione

Con il Patrocinio di:

COMUNE DI ROMA

assessorato alle politiche
ambientali e agricole

PROVINCIA DI ROMA

assessorato alle politiche culturali, della
comunicazione e dei sistemi informativi

REGIONE LAZIO
assessorato alla cultura, spettacolo, sport e turismo

 

 

I lavori della sezione CINEMA per l'edizione 2006

I video
 

1) I diritti naturali dei bambini - Asilo nido comunale di Seregno (MI)
 

I diritti naturali dei bambini

 
   
I diritti naturali dei bambini - Asilo nido comunale di Seregno (MI)

Insegnante referente: Paola Del Din

Il cortometraggio, realizzato con la partecipazione dei bambini dell'asilo, si ispira all'omonimo "manifesto" di Gianfranco Zavalloni
 
Molto spesso, in questi ultimi tempi, ci si ritrova a riflettere e a discutere sul problema dei diritti dei bambini e delle bambine. La prima cosa che generalmente io faccio, quando affronto questi temi, è quella di mettermi nei panni dei bambini e delle bambine. Credo infatti che sia importante fare memoria, cioè ripensarci noi bambini, ripensare a quando noi eravamo bambini e bambine. Per questo, è bene farsi alcune domande:

- quali erano i nostri diritti?
- chi ce li garantiva?
- avevamo coscienza dei nostri diritti o - questo - era un fatto del tutto naturale?

A partire da questi interrogativi e dalle risposte che ho raccolto e che raccolgo da centinaia di adulti, da un pò di tempo a questa parte sto cercando di far capire ad insegnanti, genitori, educatori e politici, quanto siano importanti e fondamentali alcuni diritti. Per noi erano forse scontati, ma non lo sono oggi per i bambini e le bambine dei nostri territori, delle città e dei paesi del Nord del mondo. Se dovessi, oggi, portare un contributo alla riscrittura della Carta internazionale dei diritti dell'infanzia, sicuramente io aggiungerei anche questi diritti fra quelli "fondamentali".

1. Il diritto all'ozio
Siamo nell'epoca in cui tutto è programmato, curriculato, informatizzato. I bambini hanno praticamente la settimana programmata e i loro iter scolastici sono praticamente predefiniti dagli adulti. Non c'è spazio per l'imprevisto, l'auto-organizzazione infantile. Anche gli stessi spazi di gioco sono preorganizzati. Non c'è, da parte dei bambini e delle bambine, la possibilità di momenti autogestiti. È ingiusto pensare al tempo dei bambini e delle bambine esclusivamente come un tempo di preparazione a "quando saranno adulti, con un loro lavoro". Non è importante solo la meta. É importante il "camminare", soprattutto il "camminare insieme" e non tanto la meta da raggiungere. É fondamentale capire perciò che è educazione anche "fare strada insieme", attenti a ciò che ci viene incontro, attenti all'imprevisto, consapevoli che spesso, come dice il Piccolo Principe, "l'essenziale è invisibile agli occhi".

2. Il diritto a sporcarsi
Siamo nell'epoca del look, delle cartelle firmate, dei bambini col telefonino, ma anche del "non ti sporcare", "stai attento", "ma cosa mi hai combinato!". Credo che i bimbi e le bimbe abbiano il sacrosanto diritto di giocare con i materiali naturali quali la sabbia, la terra, l'erba, le foglie, i sassi, i rametti... Quanta gioia c'è, nei bambini e nelle bambine, quando pastrocchiano in una pozzanghera o in un cumulo di sabbia. Però queste, a detta degli esperti, rischiano di essere operazioni poco igieniche, mentre nulla si dice sulla poca igienicità di una moquette, delle paste sintetiche ampiamente reclamizzate con cui giocano e manipolano i bambini e le bambine. Proviamo ad osservare attentamente bimbi e bimbe in alcuni momenti di pausa dai giochi organizzati oppure quando siamo in un boschetto. Scopriremo con quanto interesse riescono a giocare per ore con poche cose trovate per terra.

3. Il diritto agli odori
Oggi rischiamo di mettere tutto "sotto vuoto". Nel percorrere i nostri paesi è difficile poter distinguere luoghi tipici, percettibili olfattivamente fino a pochi anni fa. Pensiamo alla bottega del fornaio, all'officina del meccanico delle biciclette, al calzolaio, al falegname, alla farmacia. Questi luoghi emanavano odori speciali, di cui si impregnavano i muri, le porte, le finestre. Oggi entrare in una scuola (chi non ricorda l'odore del primo giorno di scuola), in un ospedale, in un supermercato o in una chiesa vuol dire respirare ed annusare lo stesso odore di detergente. Non ci sono più differenze. Abbiamo annullato le diversità di naso, o meglio le diversità olfattive. Eppure chi di noi non ama sentire il profumo di terra dopo un acquazzone e non prova un certo senso di benessere entrando in un bosco ed annusando il tipico odore di humus misto ad erbe selvatiche? Sono sensazioni che dal naso passano direttamente al cervello e spesso ci fanno fare salti di memoria, tornare alla nostra infanzia. Imparare fin da piccoli il gusto degli odori, percepire i profumi offerti dalla natura, sono esperienze che ci accompagneranno lungo la nostra esistenza.

4. Il diritto a prendere la parola
Dobbiamo constatare sempre di più la triste realtà di un sistema di comunicazione e di informazione "unidirezionale". Da una parte la TV, i giornali, i mass-media, dall'altra gli ascoltatori, i telespettatori che subiscono passivamente. Siamo al monologo. Un tempo si poteva entrare tranquillamente nelle case e si poteva chiacchierare al caldo del camino o della stufa. Oggi al centro non c'è più il fuoco, ma la televisone possibilmente sempre in funzione. Si mangia, si gioca, si lavora, si accolgono gli amici "a televisione accesa". Un calcolo approssimato e per difetto ci dice che se un bambino o una bambina seguono 2 ore di TV al giorno per 360 giorni all'anno abbiamo un totale di 720 ore. Divise per le 24 ore di un giorno ci da 30 giorni, cioè un mese ininterrotto (24 ore al dì) di televisione all'anno. E questo non è certo dialogo. Con la televisione non si "prende la parola". Cosa diversa è il raccontare fiabe, narrare leggende, vicende e storie, fare uno spettacolo di burattini. In questi casi anche lo spettatore-ascoltatore può prendere la parola, interloquire, dialogare.

5. Il diritto a saper usare le mani
La tendenza del mercato è quella di offrire tutto preconfezionato. L'industria sforna ogni giorno miliardi di oggetti "usa e getta", che non possono essere riparati. Nel mondo infantile i giocattoli industriali sono talmente perfetti e finiti che non necessitano dell'apporto del bambino o della bambina. Oggi, poi, anziché i calcio-balillla, nelle sale giochi o nei circoli ricreativi, ci si abitua al video-gioco. E nel contempo mancano le occasioni per sviluppare le abilità manuali ed in particolare la manualità fine. Non è facile trovare bambini e bambine che sappiano piantare chiodi, segare, raspare, cartavetrare, incollare... anche perché è difficile incontrare adulti che vanno in ferramenta a comprare i regali ai propri figli. Quello dell'uso delle mani è uno dei diritti più disattesi nella nostra società post-industriale e rischiamo di avere bambini e bambine capaci di stare ore davanti ad un computer, ma incapaci di usare un martello o un paio di pinze.

6. Il diritto ad iniziare bene
Qui mi riferisco alla problematica dell'inquinamento. L'acqua non è più pura come cantava San Francesco, l'aria è intrisa di pulviscoli di ogni genere. Da ciò l'esplosione delle allergie. La terra è fecondata dalla chimica di sintesi. Si dice sia il frutto non desiderato dello sviluppo e del progresso. Eppure in quel "tornare indietro" che molti di noi hanno vissuto fra il 1973 e il 1974, con la famosa "austerity", abbiamo ritrovato il gusto della città, lo stare insieme in maniera conviviale, divertente, spensierata, senza l'assillo dell'automobile e del tempo. È questo che spesso i bimbi e le bimbe ci chiedono. Da qui l'importanza dell'attenzione a quello che "fin da piccoli si mangia", "si beve" e si respira.

7. Il diritto alla strada
La strada è per eccellenza il luogo per mettere in contatto. La strada e la piazza dovrebbero permettere l'incontro. Oggi sempre più le piazze sono dei parcheggi e le strade sono invivibili per chi non ha un mezzo motorizzato. Piazze e strade sono divenute paradossalmente luoghi di allontanamento. É praticamente impossibile vedere bambini giocare in piazza, spostarsi in bicicletta. Gli anziani sono continuamente in pericolo in questi luoghi. Dobbiamo ribadire che, come ogni luogo della comunità, la strada e la piazza sono di tutti, così come ancora è in qualche nostro piccolo paesino di montagna o in molte città del Sud del mondo.

8. Il diritto al selvaggio
Anche nel cosidetto tempo libero tutto è preorganizzato. Siamo nell'epoca dei "divertimentifici". Gli esempi più eclatanti sono Eurodisney, Gardaland, Mirabilandia... parchi gioco programmati nei dei dettagli e così è nel piccolo, nei parchi pubblici e nel verde delle città, compreso l'arredo urbano. Certo, nulla da eccepire riguardo l'aspetto estetico. Ma dov'è la possibilità di costruire un luogo di rifugio-gioco, dove sono i canneti e i boschetti in cui nascondersi, dove sono gli alberi su cui arrampicarsi? Il mondo è fatto di luoghi modificati dall'uomo, ma è importante che questi si compenetrino con luoghi selvaggi, lasciati allo stato naturale. Anche per l'infanzia.

9. Il diritto ad ascoltare il silenzio
I nostri occhi possono socchiudersi e così riposare, ma le orecchie sono sempre aperte. Così sono sottoposte continuamente alle sollecitazioni esterne. Mi sembra ci sia l'abitudine al rumore, alla situazione rumorosa, a tal punto da temere il silenzio. Sempre più spesso è facile partecipare a feste di compleanno di bimbi e bimbe accompagnate da musiche assordanti. E così è a scuola. L'immagine emblematica di tutto ciò è data da coloro che si spostano alle periferie delle città e a piedi o in bicicletta si portano nella natura per una bella passeggiata con le cuffie del registratore portatile ben inserite nelle orecchie. Perdiamo occasioni uniche: il soffio del vento, il canto degli uccelli, il gorgogliare dell'acqua. Questo é diritto al silenzio, ad educarci all'ascolto silenzioso.

10. Il diritto a percepire le sfumature
La città ci abitua alla luce, anche quando in natura luce non c'è. Nelle nostre case l'elettricità ha permesso e permette di vivere di notte come fosse giorno. E così spesso non si percepisce il passaggio dall'una all'altra situazione. Quel che più è grave è che poche persone, pochi bambini o bambine riescono a vedere il sorgere del sole, cioé l'aurora e l'alba oppure il crepuscolo o il tramonto. Non si percepiscono più le sfumature. Il pericolo che qualcuno paventa è che vedendo solo nero o bianco si rischi davvero l'integralismo. In una società in cui le diversità aumentano anziché diminuire, quest'atteggiamento può risultare realmente pericoloso. Buona riflessione a tutti.

Gianfranco Zavalloni

Tratto da: http://www.scuolaer.it/

Concorso Enzimi di Pace - l'albero dei colori
La natura e la pace nel cinema e nell'arte



2) Una VITA... - ITI Leonardo da Vinci di Carate Brianza (MI)

 

Una VITA...

 
Una VITA... - ITI Leonardo da Vinci di Carate Brianza (MI)

Referente: Gruppo produzione video

Nel cortometraggio si vede un anziano radersi la barba allo specchio.
Oltre lo specchio scorrono le immagini di alcuni dei più importanti accadimenti del secolo scorso.

Concorso Enzimi di Pace - l'albero dei colori
La natura e la pace nel cinema e nell'arte



3) Gocce di vita - Scuola Elementare "Nicola Brandi" - Carovigno (BR)

 

Gocce di vita

 
Gocce di vita - Scuola Elementare "Nicola Brandi" - Carovigno (BR)

Insegnante referente: Antonella Zaccaria

L'acqua come bene prezioso, sacro, origine della vita...
Un bene da non sprecare ma da curare.

Durata: 15 min.

Concorso Enzimi di Pace - l'albero dei colori
La natura e la pace nel cinema e nell'arte



4) Contrasti - Scuola Secondaria di 1° grado - Istituto Comprensivo Completo "Silvio Pellico" di Vedano Olona (VA) - (2006)

 

Contrasti

 
Contrasti - Scuola Secondaria di 1° grado - Istituto Comprensivo Completo "Silvio Pellico" di Vedano Olona (VA)

Insegnante referente: Giusy Galante

Rappresentare con il corpo, con i gesti, con le espressioni dei volti i sentimenti e le emozioni provate in classe affrontando argomenti riguardanti i Diritti Umani, in particolare quelli dei bambini e ragazzi di una parte del mondo, diritti spesso calpestati e negati...

Così nasce l'idea di questo video, "Contrasti" appunto, realizzato durante le ore di Educazione Fisica da alunni di terza media, a conclusione di un lavoro sull'Educazione alla Cittadinanza


Durata: 14,20 min.

Concorso Enzimi di Pace - l'albero dei colori
La natura e la pace nel cinema e nell'arte


5) Riflessioni sul tema della pace e dei diritti umani - 1° Circolo Didattico Tivoli (RM)
 

Riflessioni sul tema della pace e dei diritti umani

 
Contrasti - Riflessioni sul tema della pace e dei diritti umani - 1° Circolo Didattico Tivoli (RM)

Insegnante referente: Ivana Ventura

Il filmato è una sintesi di lunghe interviste che i bambini della VA dell'anno scolastico 2003/2004 fecero ad alcuni anziani di Tivoli in occasione del 60° anniversario dei bombardamenti.
E' stato un modo nuovo di ritrovarsi, di condividere la fatica che costa dichiararsi a favore della pace vera.
A volte è possibile apprezzare la pace solo se chi ha vissuto un sentimento di erdita e un'esperienza triste come la guerra, ci esprime il proprio dolore.


Durata: 17,36 min.

Concorso Enzimi di Pace - l'albero dei colori
La natura e la pace nel cinema e nell'arte


6) Un nuovo giorno - Liceo Scientifico Statale "Laurana" - Urbino
 

Un nuovo giorno

 
Un nuovo giorno - Liceo Scientifico Statale "Laurana" - Urbino

Insegnante referente: Prof. S. Battistoni

 


Durata: 6 min.

Concorso Enzimi di Pace - l'albero dei colori
La natura e la pace nel cinema e nell'arte


7) Una speranza in più... 2° Circolo Didattico "F. Giampaglia" - Ercolano (NA)
 

Una speranza in più...

 
Una speranza in più... 2° Circolo Didattico "F. Giampaglia" - Ercolano (NA)

Insegnante referente: Rachele Penniello

Francesco sta guardando i cartoni animati in televisione quando... improvvisamente... appaiono immagini di guerra.
E' Samira, una bambina palestinese, che chiede a Francesco di occuparsi della guerra in Medioriente.
I giorni dopo, a scuola, comincia una lunga ricerca degli alunni per saperne di più...
Tra le immagini prese da Internet appare anche la filastrocca "Voglia di pace" dell'amico Elio Giacone, pubblicata sul nostro "Calendario Multicolorato per la Pace" del 2006.


Durata: 17,30 min.

Concorso Enzimi di Pace - l'albero dei colori
La natura e la pace nel cinema e nell'arte

8) I diritti in gioco - Scuola Primaria di Ponte Pattoli (PG)
8 bis) Una goccia nel mare - Scuola Primaria di Ponte Pattoli (PG)
 

I diritti in gioco

I diritti in gioco
Lavoro realizzato dai bambini e dalle bambine delle classi I-II-II-IV della Scuola Primaria di Ponte Pattoli (PG)

Una goccia nel mare


 
Una goccia nel mare Lavoro realizzato dai bambini e dalle bambine della classe V della Scuola Primaria di Ponte Pattoli (PG)

 


Concorso Enzimi di Pace - l'albero dei colori
La natura e la pace nel cinema e nell'arte


L'ARTE DEI BAMBINI PER LA PACE E LA NATURA

I vincitori dell'edizione 2009:

- Premiati
- Sezione Video
- Sezione Internazionale
- Sezione Arte
- Sezione Calendario
- Sezione Favole
- Sezione Speciale l'Aquila
- Menzione della Giuria

I vincitori dell'edizione 2008:

- Sezione Arte e Internazionale 2008
- Sezione Calendario Multicolorato per la Pace 2009
- Menzioni della Giuria

Tutti i lavori artistici dell'edizione 2008 sono visibili su queste pagine:

I lavori che hanno partecipato all'undicesima edizione del Concorso
- Sezione Arte 2008
- Sezione Calendario Multicolorato per la Pace 2009
- Sezione Internazionale 2008

Tutti i lavori che hanno partecipato alla decima edizione del Concorso (2007)
- Sezione Arte 2007
- Sezione Calendario Multicolorato per la Pace 2008
- Sezione Cinema 2007

- Fuori concorso 2007 - La lunga scia di colori della carovana della gioia

Tutti i lavori che hanno partecipato alla nona edizione del Concorso (2006)
- Sezione Arte 2006
- Sezione Calendario Multicolorato per la Pace 2007
- Sezione Cinema 2006

- Sezione Internazionale 2006

La Sezione retrospettiva
Una selezione dei migliori lavori degli anni precedenti (dal 1991 in poi)

- I quadri
- Fotografie "I nostri amici alberi"
- I libri artigianali
- I manifesti
-
I video

Per contattarci: La Scuola di Pace
C.P. 4096, 00182 Roma Appio
Internet: www.lascuoladipace.org
E-mail: lascuoladipace@gmail.com




Aiutaci con una donazione!
Noi ce la mettiamo tutta
per poter operare e portare solidarietà abbiamo
bisogno dell'aiuto di tutti/e!!!


puoi inviarci la tua donazione con bonifico bancario intestato a: "La Scuola di Pace"

VAI ALLA PAGINA DONAZIONI

OPPURE CON CARTA DI CREDITO O PAYPAL

La Scuola di Pace
www.lascuoladipace.org