| 
		
		 
		 
		  
		 
		"l'albero della pace" 
		disegno inviato dalla U.S. 
		Kosta Trifković - 
		Novi Sad (Serbia) 
		7 
		Dicembre 2010 
		
		 
		Durante questa epidemia, siamo stati 
		vicini al popolo haitiano con la nostra tradizionale politica di buon 
		vicinato e assistenza. Abbiamo fatto quattro viaggi a St Marc, uno a 
		Ester e uno a Robinet vicino a Grand Saline. Si tratta di viaggi lunghi 
		e duri, su strade dissestate, dove si dorme nel camion quando è 
		necessario, bevendo l’acqua che ci siamo portati appresso e mangiando 
		dei piccoli snack. Di solito ci rechiamo in questi posti dopo una 
		giornata di lavoro alla nostra missione a Tabarre e a Port au prince, e 
		poi facciamo un turno notturno parziale al St Marc, dalle 19.00 fino a 
		mezzanotte. 
		 
		Il nostro approccio è semplice. Cerchiamo di rafforzare ciò che viene 
		fatto. Portiamo materassi e letti per le persone che dormono per terra, 
		portiamo spazzolini per i pazienti insieme a dentifrici, asciugamani, 
		Gatorade o Pedialyte, alcuni articoli per l’igiene e alcuni snack da 
		mangiare. Per l’assistenza sanitaria portiamo flebo, cateteri, lenzuola 
		etc. Siccome normalmente lo staff è esausto dal moltissimo lavoro, li 
		affianchiamo nell’aiutare i pazienti. Il nostro lavoro abituale è di 
		iniziare e controllare le terapie via flebo per le persone gravi. Si 
		tratta di una realtà molto dura. Le funzioni fisiologiche più private 
		delle persone sono diventate di dominio pubblico, e in luoghi in cui 
		molte persone vomitano e soffrono di forte diarrea è difficile 
		controllare la situazione sanitaria. Prima di tutto, si tratta di una 
		situazione di grande imbarazzo per i pazienti. Queste persone sono molto 
		deboli con occhi scavati, le bocche e le lingue secche, e la pelle 
		assottigliata. I fluidi trasmessi dalle flebo così come i Padialyte o 
		Gatorade, possono essere molto efficienti se utilizzati correttamente, e 
		possono salvare le persone dalla morte. Tenteremo di andare a Grand 
		Saline nei prossimi giorni, via elicottero, se possibile visto che è 
		l’unico modo per arrivarci.  
		 
		Quanto ai nostri progetti stiamo assicurando che ci siano gli 
		appropriati filtri per l’acqua nei nostri orfanotrofi e abbiamo già 
		preparato un piano d’azione nel caso in cui il colera dovesse 
		raggiungere Port au Prince. 
		 
		In ogni caso, la mia impressione dopo aver lavorato per giorni su campo, 
		è che la diffusione del colera abbia la possibilità di essere contenuta.
		 
		 
		Abbiamo investito molto in antibiotici, flebo e cateteri, Pedialyte, 
		Gatorade, lenzuola, bacinelle e secchi e molto altro ancora. Un caro 
		saluto e preghiere per la benedizione di Dio per voi e la vostra 
		famiglia. 
		 
		
		 
		Padre Rick Frechette 
		(Ospedale pediatrico St. Damien - Haiti) 
		 
 
		 
		apri un'altra casella del 
		calendario dell'avvento 
		 
		
					
						 
						 
  
		 
		
									L'AMORE al tempo del COLERA è stato il 
tema del Calendario dell'Avvento 2010 
									sul sito internet
									
									http://www.stellacometa.biz/ 
						 
									Nel calendario dell'Avvento di quest'anno 
		abbiamo narrato la distanza che c'è tra chi 
									soffre, e avrebbe
									bisogno di un dono, e chi potrebbe 
									avvicinarsi e donare qualcosa di se. 
									Il COLERA è 
									DAPPERTUTTO... e solo l'AMORE potrà 
									vincerlo! 
									 
		Il nostro viaggio attraversa, casella per casella di questo particolare 
		"calendario dell'avvento", le sofferenze nelle situazioni dove ci sono 
		state guerre, calamità naturali, emigrazioni, emarginazione, mancanza di 
		pace... 
		In tutti questi scenari l'amore si è manifestato in una mano che si 
		porge con semplicità verso l'altro, nell'aiuto, nel restare vicini anche 
		nel pericolo, nella forza, nella serenità, nella dignità di chi, pur non 
		avendo nulla, ha più da offrire di chi è pieno di beni materiali. 
		 
		La Scuola di Pace - Roma 
		
									Haiti è da sempre l'isola della libertà e 
						dell'amore, 
		e per questo da sempre impoverita e 
						soggetta ad ingiustizie e violenze.  
						Dopo il terremoto e i cicloni, ora il Colera.  
						Il Colera e la Collera non rappresentano però l'anima 
		del popolo di Haiti, 
		e il Calendario dell'Avvento 2010 affronta per questo un viaggio molto difficile... 
		alla 
						ricerca dell'amore perduto... 
		per far rinascere lo 
						spirito del Natale in una umile capanna ad Haiti. 
		Il Calendario 
									è collegato al progetto Haiti 
									Emergency 
									per portare un AIUTO CONCRETO ai BAMBINI di 
									HAITI.  
		aiuta i bambini di Haiti, visita il sito:
		www.haitiemergency.org 
		  
		 
		
		I Calendari dell'Avvento degli anni passati 
		   
		
			
				
					 
				
					 
				
					 
				
					
				
					
					
					  
		 
		Il Calendario dell'Avvento 2009 | 
					
		
		 
					 
		
		
		  
					 
		Il Calendario dell'Avvento 2008 | 
				 
				
					 
					 
					 
					
					
		
		  
		 
		Il Calendario dell'Avvento 2007 
  | 
					 
					 
					 
	
					
	
					  
					
		
					 
		Il Calendario dell'Avvento 2006 
  | 
				 
			 
		 
		 | 
				
		
			
				
					
					
									
					
					   
					 
									associazione di volontariato sociale onlus e attività complementari alla protezione civile 
									  
					
					 | 
				 
			 
		 
				 |